Stampa CD “Stornelli da osteria, ballate contadine, serenate d’amore”

 

 

 

 

 

 

COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER LE  “DE SODA SISTERS”:

E’ stato realizzato un Jewel Box Tray Nero

 

Nascono nel 2011 a Rosignano Solvay facendosi le ossa sui palchi di piccoli locali e svariati festival. Il gruppo, tutto al femminile, predilige spazi contenuti per coinvolgere il pubblico e farlo sentire parte integrante del concerto. Il loro repertorio si basa su vecchie canzoni anarchiche e popolari, stornelli da osteria, filastrocche rivoltose, serenate d’amore e canti di lotta del passato. Una chitarra, un mandolino, una fisarmonica, cucchiai e grattugie varie, non serve altro per esibirsi. Quattro voci femminili intrecciate in un solo canto corale (orgogliosamente definito agrifolk) che le ha fatte conoscere al pubblico di numerose feste di paese e festival d’ arte di strada come il celebre Mercantia di Certaldo. Rosemary è il furgoncino che le porta in giro, una vera e propria casa a quattro ruote per queste giovani donne unite dalla passione per la musica popolare e le cose semplici.

Se non avete mai sentito parlare delle Dè Soda Sisters non perdetevi il loro concerto. Nella band suonano Sara Zilli (voce, mandolino, cucchiai), Benedetta Pallesi (voce, chitarra, kazoo), Veronica Bigontina (voce, tamburello, cucchiai, grattugia e nacchere) e Giulia Verani (voce e fisarmonica). Attualmente stanno registrando il nuovo album al Poderino di Casale.

 

Provenienza: Livorno, Toscana

Duplicazione CD audio “Il Vizio – Miriam Mellerin”

 

 

 

 

 

 

 

COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER “MIRIAM MELLERIN”:

E’ stato realizzato un Jewel Box Tray Trasparente

Il nostro secondo album, “Il Vizio”, rappresenta il punto di arrivo di un percorso durato due anni. Una volta capito cosa volevamo ottenere, siamo riusciti a scrivere la tracklist definitiva ancora prima di aver completato gli ultimi brani. Ogni tassello andava, da solo, al suo posto.
Obbligata è stata la scelta del metodo di registrazione: solo la presa diretta riesce a cogliere quella intesa maturata nella sala prove e nei concerti dal vivo. Nonostante la generale tendenza di puntare alla pulizia estrema, talvolta fino all’impersonalità delle registrazioni, abbiamo voluto valorizzare quelle piccole imperfezioni che rendono umana ogni take. In linea con questa scelta, abbiamo azzerato gli interventi di editing e limitato l’uso di simulatori digitali, in cerca di sonorità quanto più reali possibili. Ampio spazio è stato inoltre dedicato a momenti di improvvisazione, in cerca di una musicalità istintuale, viscerale.
Ogni brano affronta temi dei nostri giorni. Non si tratta di un concept album, ma in tutte le canzoni emerge un elemento comune: il Vizio, inteso come abitudine radicata a comportarsi in modo non regolare, che conduce a conseguenze negative e, potenzialmente, irreversibili. Vogliamo esortare all’ascolto di sé, alla ricerca personale, alla presa di coscienza di ciò che siamo e delle conseguenze dei nostri comportamenti.

 

Provenienza: Pisa, Toscana