27

Ago

Duplicazione CD “C’era una volta un Re” DJ Marco Bresciani & Giulia

Marco Bresciani è nato con la musica nel sangue. Era appena adolescente quando inizio’ a giocare con vinili in consolle improvvisate. Poi, dopo il diploma, una vera e propria vocazione, un “sacro fuoco” musicale lo portarono a lasciare la appena intrapresa e sicura carriera da ragioniere (per altro ben avviata) per lanciarsi nell’ immenso e impervio cammino dello spettacolo.
Ma il successo non tardo’ ad arrivare. Dopo neppure due anni dalla sua apparizione nel
firmamento delle discoteche versiliesi, Marco divenne uno dei più apprezzati DJ che si distingueva
dagli altri per la sua simpatia, la sua affabilita’, il contatto diretto con il pubblico. E nacque una vera e propria moda. Centinaia e centinaia di ragazzi si muovevano da un locale all’altro, da una città all’atra, per partecipare alle serate travolgenti del “Bresciani”, durante le quali il divertimento era il motore che muoveva tutti. File interminabili di persone davanti ai locali dove il dj si esibiva divennero una routine.
Ma anche dal lato discografico Marco si stava muovendo brillantemente.
Alla fine degli anni ’80 formo’ il gruppo “RADIORAMA”, con il quale sforno’ pezzi indimenticabili come
“Chance to desire” , “Aliens” , “Desire” che portarono il complesso nei primi posti delle hits in Germania
e in gran parte d’ Europa. Proprio con i “Radiorama” Marco partecipo’ a trasmissioni importantissime come Discoring,
Superclassificashow, Festival Bar. Con l’avvento della musica demenziale in Italia, poi, il giovane DJ non si lascio’
sfuggire l’occasione di dare libero sfogo alla propria simpatia e voglia di scherzare e, insieme all’ amico Giorgio Panariello, (all’epoca ancora sconosciuto comico-imitatore ) creo’ un altro gruppo i “Modello N° 4” pubblicando un album trainato dal singolo “Judicta”. All’inzio degli anni ’90 “Judicta” veniva trasmesso ad ogni ora del giorno e della notte da tutte le radio d’Italia, diventando un vero e proprio tormentone.
Marco Bresciani ha condotto, per anni, su Radio Quattro un programma musicale, la ‘ DANZOTERAPIA ‘ ,
un insieme della miglior musica, un seguitissimo mix nato dalle tante richieste del pubblico per entusiasmare i giovani
anche attraverso le antenne della radio.
Marco ha suggellato la sua fantastica carriera aggiudicandosi per otto anni consecutivi, il premio “PEGASO” come disk-jockey piu’ popolare della Toscana; nel 1995 è stato incoronato come miglior DJ animatore con il premio Biblos-Oscar.
Marco Bresciani e’ soprattutto l’inconfondibile ambasciatore del divertimento, le sue serate assomigliano
ad un vero e proprio Karaoke vivente, un concerto dal vivo, dove un pubblico eterogeneo, di ogni età, canta, balla e si diverte. Il dj animatore anima, tutt’ora, le serate nei migliori locali della Toscana.
Maggio 2017 pubblica L’amour a Paris, Marco Bresciani feat. Giulia 

27

Ago

Realizzazione CD Stackatown “Wanna Try My Disco Milkshake?”

Gli Stackatown nascono a La Spezia alla fine del 2016 e sono inizialmente composti da Tommaso D’Ippolito (batteria), suo cugino Andrea Lungoti (chitarra) e Michele Lai (basso). I tre musicisti sono l’unione di esperienze e gusti musicali eterogenei, che spaziano dal rock classico al folk cantautoriale all’hip hop, ma presto trovano punti d’incontro principalmente orientati sul funk anni ‘70/’80.
Affascinati ed incuriositi dalle potenzialità del percorso da loro intrapreso, coinvolgono Sefora Amendola (voce) che arricchisce il mix con un’energica dose di sonorità soul/R&B. I quattro, sperimentando sulle prime cover, gettano le basi del sound degli Stackatown.
La formazione viene completata poco dopo con l’arrivo di Giovanni Gabrielli (tastiere), vecchio amico di Michele e Tommaso, anch’esso proveniente da esperienze musicali completamente diverse: nonostante il background rock progressivo, alternativo ed elettronico, infatti, arricchisce fin da subito il sound degli Stackatown con un ampio ventaglio di suoni tipicamente funk quali piani elettrici, organi e fiati, senza però rinunciare, quando serve, a suoni sintetici ricercati.
Da questi presupposti nasce il repertorio degli Stackatown, che inizialmente è basato su cover di artisti storici come Stevie Wonder, Kool & The Gang e Pino Daniele, fino ad arrivare ad artisti più moderni come Jamiroquai e Bruno Mars. Nell’ultimo anno il repertorio si è ampliato con i primi brani originali: le musiche e gli arrangiamenti, seppur di influenza chiaramente funk/soul, lasciano sempre spazio al gusto e alle influenze dei componenti, mentre i testi, principalmente in lingua inglese, raccontano l’entusiasmo del gruppo e mirano a trasmetterlo al pubblico.
Nel giugno 2018 gli Stackatown pubblicano sulle piattaforme di streaming e digital stores il primo singolo Freaky Meeting, contenente i due primi brani inediti interamente autoprodotti. Oltre alle attività live che li hanno visti su vari palchi della Liguria e della Toscana, attualmente gli Stackatown sono alle prese con la produzione e registrazione del primo EP di brani inediti, anch’esso interamente autoprodotto, in uscita nei prossimi mesi e che presenteranno nelle esibizioni dal vivo in programma per la prossima stagione.

07

Mag

Realizzazione CD in digipack “Quetzal” K’in:232

Quetzal è un album nato velocemente, all’interno di una alchimia creativa semplice e positiva generatasi nel gruppo durante i primi incontri in sala prove (luglio del 2018).
Di solito in sala prove un musicista, e/o chi canta, si concentra prima sul fare i suoni e subito dopo è incalzato dalla voglia di suonare e/o cantare: ..il più possibile.
Nel nostro caso è prevalsa una naturale voglia di conoscerci. Non si è dato naturalmente corso ad una sessione di “psiscoanalisi collettiva”, ma semplicemente abbiamo preferito dialogare su ciò che desideriamo nella vita rispetto al “suonare subito per default”.
Ci siamo soffermati spesso a parlare delle antiche culture del centro America, nello specifico di quelle riconducibili ai Toltechi ed ai Maya.
Da qui il nome della band: “K’in”232. K’in significa giorno nella cultura dei Maya, e il numero 232 è il giorno dell’Umano Giallo Spettrale (se vi va approfondite leggendo l’antico calendario dei Maya, lo Tzolchin).
Quetzal is an album born quickly, within a simple and positive creative alchemy created in the group during the first rehearsals in the rehearsal room (July 2018).
Usually in the rehearsal room a musician, and / or who sings, concentrates first on making sounds and immediately afterwards he is driven by the desire to play and / or sing: … as much as possible.
In our case, a natural desire to know each other has prevailed. Naturally, there was no course in a “collective psychoanalysis” session, but we simply preferred to talk about what we want in life compared to “playing by default”.
We often stopped to talk about the ancient cultures of Central America, specifically those referable to the Toltecs and the Mayans.
Hence the name of the band: “K’in” 232. K’in means day in the culture of the Maya, and the number 232 is the day of the Spectral Yellow Human (if you go deeper by reading the ancient Mayan calendar, the Tzolchin).
http://www.fattitaliani.it/2019/04/kin232-il-valore-della-liberta-nel-1.html
07

Mag

Duplicazione CD “Breaking Road” – Serdrumk

Breaking Road, album registrato interamente dal vivo e per strada assieme a Nicola Baronti che sarà pubblicato il 23 Febbraio per Phonarchia Dischi e in anteprima streaming su Shiver a partire da oggi.

Il disco Nasce da una precisa esigenza: tornare a suonare tra la gente. Molto spesso la vita del musicista, in fase di produzione o di pre-produzione di un disco, si svolge tra sala prove e studio di registrazione (e negozi di musica dove spendiamo i nostri ultimi risparmi ahahah). Per assurdo manca proprio quell’elemento che ci ha spinti a fare questo mestiere, ovvero suonare per la gente.

 

Breaking Road, an album recorded entirely live and on the street along with Nicola Baronti which will be released on February 23rd for Phonarchia Dischi and in streaming preview on Shiver starting today.

The record It was born from a specific need: to return to play among the people. Very often the life of the musician, during the production or pre-production of a record, takes place between the rehearsal room and the recording studio (and music stores where we spend our last savings hahaha). Absurdly, that element that pushed us to do this job, or play for people, is missing.

 

17

Apr

Stampa CD “Jack & the Delivery Men” in Digipack 2 ante

Jack & The Delivery Man è un trio acustico composto da Iacopo Ikkarka (voce e armonica), Alessandro Fattorini- Delivery Man- (chitarra) e Eleonora Comemipare (cajon) che propongono brani originali ispirati al folk/rock/blues americano, e cover che vanno da Gary Clark Jr ai Black Crowes.

Jack & The Delivery Man is an acoustic trio composed by Iacopo Ikkarka (voice and harmonica), Alessandro Fattorini- Delivery Man- (guitar) and Eleonora Comemipare (cajon) who propose original songs inspired by American folk / rock / blues, and covers that they range from Gary Clark Jr to the Black Crowes.

13

Mar

Duplicazione CD “Per caso alieno” – Niente da fare

CD in jewel box trasparente con booklet 8 pagine

 

Audio ufficiale per ‘Per caso alieno’ di Niente da fare , tratto da “Per caso alieno” (2018, Niente da fare). Official audio for ‘Per caso alieno’ by Niente da fare taken from the album “Per caso alieno” (2018, Niente da fare). www.audioglobe.it Become our fan on www.facebook.com/Audioglobe Follow us on Twitter @audioglobe1

09

Mar

Stampa CD “La donna del capo” in digifile 3 ante con anta a scomparsa

Dallo storico gruppo musicale pisano Senza Freni (finalista ad Arezzo Wave 2005 con le splendide voci di Petra Magoni e Michela Lombardi) nasce La Scientifica. Appuntamento venerdì 6 gennaio dalle 20 al Cinema Lumiére in vicolo del Tidi 6 a Pisa.

L’album La Donna del Capo è la prima creatura di questo nuovo progetto ed il disco sarà presentato live al Lumiere in anteprima nazionale tra funk, jazz, rock, bossa, tutto in chiave seventies. Composta da Manuele Scatena e arrangiata da La ScientificaLa Donna del Capo è la colonna sonora di un omonimo breve racconto “poliziottesco” in stile anni ’70, scritto da Vincenzo A. Gerace. In pratica una “B-Story”, ispirata al genere B-Movie della “Milano Calibro 9”, contenuta in un piccolo book allegato al disco, impreziosito, inoltre, dagli originali acquarelli del fumettista Sergio Algozzino che contribuiscono ad animare le vicende di Donna, del Capo, di Joe e della Banda.