Realizzazione del disco “West Coast Jazz Quintet”

 

 

 

 

 

 

COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER  “WEST COAST”:

E’ stato realizzato un Jewel Box Tray Trasparente

Il quintetto West Coast propone composizioni originali del chitarrista e arrangiatore lucchese Marco
Cattani, fra i più interessanti eredi di Bruno Tommaso, che ha già pubblicato il Cd “Sorvoli” con poesie
di Mauro Lovi e Renzia D’Incà e il Cd “Le città Invisibili” con Gabriele Mirabassi, e di Andrea Pellegrini,
genovese e livornese di adozione, già al fianco di Paul McCandless dal 1999 e dello stesso Bruno
Tommaso oltre che di Tino Tracanna, Paolo Fresu, Arnoldo Foà e molti altri artisti della scena jazz ma
non solo, “agitatore musicale” “poliedrico e eclettico”.

I due autori sono affiancati da Francesco Desiato (Maddaloni, Caserta), uno dei più noti flautisti europei di jazz e musiche improvvisate, il quale, dopo studi con giganti dal calibro di Sonny Fortune e Benny Golson, ha collaborato e inciso con Bobby Durham, Ray Mantilla, Edy Martinez, Cucho Martinez, Willy Williams, Bill Elder, Daniele Sorrentino, Gino Del Prete e molti altri.

Completano la formazione il formidabile bassista pisano Mirco Capecchi (Note Noire, Gatti Mezzi ecc.) e il percussionista e batterista apuano Michele Vannucci (Quintetto di Livorno con Tino Tracanna e molte altre collaborazioni prestigiose anche nel settore classico sinfonico), una sezione ritmica dalla rara efficacia e dalla preparazione impeccabile, inarrestabile motore della band.

Fra le musiche presentate dal Quintetto, un’intera suite è dedicata alla Liguria e alle Cinque Terre; altri

brani sono omaggi a persone o a luoghi legati all’esperienza personale degli autori, con particolare

riferimento a persone, storie e luoghi della costa occidentale italiana, “dove cala il sole”, e di

ambientazione mediterranea. La dimensione melodica nostrana è sempre in primo piano, circondata da

una grande vitalità ritmica e una ricca tavolozza timbrica negli stili del jazz moderno “a colori”.

 

Provenienza: Livorno, Toscana

Stampa CD “Napoli Slow” di Stefano Russo

 

 

 

 

 

 

COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER   “Stefano Russo”:

E’ stato realizzato un CD confezionato in Digipack 2 ante

Napoli Slow nasce dall’assunto di riproporre in chiave ricercata alcuni tra i titoli più interessanti della produzione musicale napoletana degli Anni ’50, periodo in cui la canzone napoletana si contaminò con gli stilemi jazzistici importati dagli americani.

Il termine “slow” definisce sia il ritmo binario delle ballads jazzistiche – in contrapposizione al più rapido “swing” – sia quello di molte canzoni napoletane di quegli anni come Anema e Core (1950), Te Sto Aspettanno (1954) o Na voce, Na Chitarra E ‘O Poco ‘E Luna (1955).
Nel progetto figurano, inoltre, ospiti illustri come Peppino di Capri, Fausto Cigliano, Armando Romeo, Ugo Calise e Cicci Santucci.
Gli arrangiamenti e le armonizzazioni di Stefano Russo riflettono le soluzioni degli interpreti e dei compositori dell’epoca più aperti alle nuove influenze; brani come “Malatia” o “Na voce, Na Chitarra E ‘O Poco ‘E Luna” presentano forme e cadenze tipiche delle songs di Cole Porter o George Gershwin.

 

Provenienza: Napoli, Campania

Sito Web: www.stefanorusso.com

 

Stampa CD “Malvestito” di Nicola Genovese

 

 

 

 

 

 

COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER “ Nicola Genovese”:

E’ stato realizzato un Digipack a 2 ante 

 

Di Nicola Genovese si possono dire alcune cose: che è un cantautore, innanzitutto; che identifica il suo io musicale nella sigla NMG; che e’ un musicista completo: lo hanno visto in formazioni jazz dietro la batteria, o accostato al pianoforte, e ruotare sullo sgabello per raggiungere ed imbracciare la chitarra; che è un architetto, e che attinge imprescindibilmente da quel mondo di canoni e misure per dare equilibrio alla sua composizione; che racconta storie che raggiungono le orecchie, per poi insinuarsi nel cuore e nella pancia di chi le ascolta e ritrova nel proprio intimo, come gli fossero sempre appartenute; che i suoi personaggi sono in bilico, in continua ricerca di qualcosa che non si trova; che le sue storie sono spesso amare, dove la vita esiste dolce solo negli spazi tra i dolori e la routine. Che e’ un cantastorie che vive e racconta il suo tempo, dunque il nostro tempo. Possiamo anche dire che nel 2001 ha (auto)prodotto il suo primo disco: “Strano Posto”, che dunque da indipendente sull’indipendenza ha fondato la sua azione musicale. Possiamo dire che scrive in una lingua, che canta in alcune altre, che suona in tutte. Ma quello che più risalta agli occhi, ed all’udito, di chi ne ha conosciuto la musica e compreso la poetica, e’ innanzitutto il profondo rispetto per il pubblico, che ascoltandole vivrà le sue storie, forse le ha già vissute, che ha un ruolo basilare nel meccanismo comunicativo, che spinge chi della comunicazione ha fatto un mestiere, oltre che una necessità, ad assecondare la creatività, “il genio”, fino al punto in cui naturalmente esso si esaurisce, senza dimenticare coloro che si troveranno a fruire, a sentire, o meglio, ad ascoltare.

La dedizione e la cura del dettaglio, sono altri di quegli aspetti del cantautore che nelle canzoni non si può fare a meno di ritrovare: la ricerca del suono, la cura degli arrangiamenti, i testi, siano essi in italiano, inglese o francese, che con eleganza e disincanto vanno a solleticare la mente, andando ad accendere le riflessioni, senza essere mai prolissi: di fatto Nicola Genovese e’ uno schivo, un avaro gentile, di poche parole, ma che non ti lasciano mai come se qualcosa non fosse stato detto.
nel 2010 ha fondato “N.M.G. Trio” con Alessandro Suggelli (batteria e percussioni) e Leonardo Baggiani (Contrabbasso e basso elettrico), con il quale è in uscita il secondo lavoro discografico “MALVESTITO”.

Dopo il jazz studiato e suonato, e le atmosfere vagamente “contiane” evocate dallo straordinario gruppo di musicisti che ha preso parte alla realizzazione di “Strano Posto”. MALVESTITO, è il riassunto della miscellanea di idee che sono arrivate negli ultimi anni, per dirla con le parole dell’autore “è come cadere in un armadio al buio e prendere le prime cose che trovi senza badare a come ti staranno addosso, l’armadio è quello della memoria che in tanti anni ha raccolto i vestiti di musica e parole, a volte acquistate direttamente altre frutto di regali. Negli anni i vestiti possono risultare stretti o larghi, quindi alla fine bisogna arrangiarli un po’ per farli stare comodi”. E così è stato, Nicola, con l’ausilio di Alessandro Suggelli e Leonardo Baggiani ha arrangiato direttamente ciascun brano in base ai musicisti che vi avrebbero partecipato.

E’ frutto di un lavoro lungo e faticoso, un album dove la musica emerge prepotente e le parole si difendono da essa. Dal voluto respiro internazionale, cantato in quattro lingue, con la collaborazione di musicisti e autori di grande talento, è un disco che invita ad andare oltre le apparenze, alle mode e i cliché di genere e del momento.

 

Provenienza:  Firenze, Toscana

Sito Web:  www.nicolagenovese.it

Duplicazione CD “Who’s got his own?” di Stazioni Sonore

 

 

 

 

 

 

COSA HA REALIZZATO DISCOLASER PER “Stazioni Sonore”:

E’ stato realizzato un CD confezionato in Bustina Maxi con anta

 

Stazioni Sonore, il duo di Claudia Tellini e Nicola Vernuccio in questo disco compie un viaggio tra canzoni di differente provenienza (jazz, pop, teatro, folk etc.) riproponendo con il loro personale apporto artistico, una riflessione sul rapporto degli esseri umani con la fruizione dei beni materiali (Mountains O’ Things, La Ballata dell’Agiatezza, Money etc..) che, per contrasto o per necessità, rilancia l’importanza dei beni immateriali (Alfie, “Io non ho bisogno di denaro” su Money, Cantico delle Creature) e di quanto possano o meno guarirci o quantomeno lenire gli effetti del consumismo a cui siamo spinti dal sistema in cui viviamo. Si ascoltano anche composizioni originali di Mauro Avanzini alto sassofonista e flautista sarzanese, con testi inediti a cura di Claudia Tellini.

 

Provenienza:  Pisa, Toscana